“Beyond the border scam”, attenzione all’istanza della nuova truffa alla nigeriana

La 419 scam è una forma di truffa che richiede al destinatario di pagare una somma anticipata per ricevere una ricompensa molto maggiore in seguito. Il nome deriva dall’articolo 419 del codice penale nigeriano che punisce questo tipo di frode ed è per questo anche nota come truffa alla nigeriana. La 419 scam si basa sull’inganno e sulla manipolazione psicologica, sfruttando la cupidigia, la pietà o la curiosità delle vittime. Ecco l’istanza della nuova truffa alla nigeriana a cui ho dato il nome diBeyond the border scam” e che si compie interamente online e via posta elettronica. Nella descrizione che segue ho omesso i nominativi citati, per non coinvolgere eventualmente nomi reali che nulla hanno a che fare con la truffa in essere.

La disperata richiesta di aiuto

Il tutto ha inizio con una disperata richiesta di aiuto molto diretta e via e-mail, da parte di una presunta vedova ucraina residente in un campo profughi, allo scopo di ricevere un’ingente somma di denaro lasciata in eredità dal proprio marito morto in guerra durante l’invasione russa in Ucraina iniziata nel 2022.

Dando seguito alla missiva elettronica, inizia da parte della presunta vedova una copiosa corrispondenza in cui racconta di essere rimasta completamente sola, dopo la morte di marito e figli e senza casa, né soldi e ospitata in un campo profughi di confine, in cui si nutre a malapena e non può permettersi di lasciare il campo, né di operare su di un proprio conto bancario ma solo di sopravvivere miseramente.

Vi sto scrivendo da un vecchio computer da tavolo nella tenda del cappellano che lavora per conto di un’agenzia per i rifugiati, perché qui non c’è un internet point né mezzi di comunicazione efficaci.[…]. Ho qui con me l’accesso al conto bancario online del mio defunto marito e una copia cartacea del suo ultimo estratto conto in una banca estera, ma non posso più accedere al conto bancario e non posso fare prelievi o trasferimenti, perché il conto risulta congelato.

Lauto compenso e condizioni

In questo scenario drammatico ecco la vera richiesta: “Il direttore della banca a causa del mio status di rifugiata, mi ha consigliato di trovare un socio o un rappresentante in qualsiasi parte del mondo che si occupi di me e riceva il denaro per mio conto[…]”, ovviamente dietro un lauto compenso, “Per favore, ho davvero bisogno del vostro aiuto di buon cuore e sono disposta a offrirvi una parte del denaro se mi aiutate.”. Alle seguenti condizioni: “Accettate la mia proposta di offrire un quarto del denaro come compenso per il vostro aiuto? Assicurate di aiutarmi a uscire dalla mia situazione sfortunata, di ricevere il denaro e di inviarmene un po’ per acquistare i miei documenti di viaggio e iniziare una nuova vita? Assicurate di non scappare con il denaro una volta ricevuto sul proprio conto bancario?“.

Per motivi di sicurezza,” prosegue l’e-mail, “il direttore della banca mi ha consigliato di ricordare sempre al mio rappresentante di mantenere la riservatezza di questa transazione fino a quando il denaro non arriva con successo sul vostro conto corrente, in modo da evitare l’intercettazione ingiustificata delle nostre comunicazioni con la loro banca da parte di qualche hacker su internet.

Fac-Simile della richiesta del mandato che il rappresentante deve sottoscrivere e inviare alla banca per il trasferimento dell’eredità

Ecco la truffa

Ma per fare tutto questo il rappresentante dovrebbe farsi carico di inviare una lettera di richiesta trasferimento fondi al direttore di banca indicato allegando una serie di documenti che solo la signora possiede ma in formato cartaceo. “Ho solo la copia cartacea dell’ultimo estratto conto del mio defunto marito con il certificato di morte e dovrei scannerizzarli, allegarli e inviarveli ora perché è importante che abbiate una copia di questi documenti perché la banca potrebbe richiederli, ma non c’è una macchina per la scannerizzazione dei documenti nel nostro campo profughi. Per poter scannerizzare, allegare e inviare le copie, dovrò recarmi in un centro molto lontano dal nostro campo.”

La risposta del fantomatico intermediario di banca

Ed ecco la richiesta di denaro. Per potersi permettere il viaggio e pagare il servizio di scansione dei documenti, la vedova avrebbe bisogno di un supporto economico da parte del suo rappresentante che potrebbe essere versato su di un conto messo a disposizione da un fantomatico funzionario della solita agenzia per i rifugiati in servizio presso la stessa tendopoli, giustificandosi dicendo che “[…]Ai rifugiati non è permesso operare su di un conto bancario perché non abbiamo documenti legali di immigrazione qui.

Attenzione allo schema tipico

Ovviamente il conto non appartiene ad una agenzia rifugiati ma ad un titolare impostore e l’eventuale invio di denaro finirebbe solo nelle mani del truffatore che chiederà l’invio di altro denaro per pagare anche l’assistenza legale necessaria per l’emissione della procura autorizzativa al trasferimento dell’eredità. Pertanto attenzione allo schema tipico:

  • La truffa inizia con una e-mail ricevuta di una presunta vedova in difficoltà che chiede aiuto per ricevere l’eredità del marito morto in guerra, in cambio di un lauto compenso;
  • una volta risposto arriveranno altre e-mail, con altre informazioni e l’intermediazione di un funzionario bancario e per i rifugiati;
  • Infine verranno richieste le generalità e un supporto economico e tutte le istruzioni per preparare la documentazione necessaria per il trasferimento del fondo, da versare ad un conto di una agenzia per i rifugiati.

La 419 scam è molto diffusa e pericolosa, e può causare gravi danni economici e psicologici alle vittime. Per proteggersi in questi casi è importante essere cauti e scettici quando si ricevono richieste di denaro da sconosciuti e provenienti anche da paesi esteri. Inoltre, è bene non fornire mai i propri dati personali o bancari e segnalare tentativi e casi di truffa sempre alle autorità competenti.

Per il momento il conto fraudolento (probabilmente non l’unico) in cui confluiscono tutti i proventi ha incassato circa €1.371,00.

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Ingegnere elettronico e socio Clusit, da qualche tempo, sposando il principio dell’educazione consapevole, scrive online per diversi magazine sull’Information Security. È inoltre autore del libro “La Gestione della Cyber Security nella Pubblica Amministrazione”. “Education improves Awareness” è il suo motto.