
Sempre più investitori in criptovalute stanno segnalando tentativi di truffa legati alla tassazione del settore. I malintenzionati utilizzano tecniche sofisticate, come lo spoofing telefonico, per falsificare il numero chiamante e spacciarsi per operatori dell’Agenzia delle Entrate. L’obiettivo è convincere le vittime a effettuare pagamenti indebiti, spesso in criptovaluta, per evitare inesistenti sanzioni fiscali.
Come avviene la truffa
Le vittime di questi raggiri, per lo più investitori in criptovalute, potrebbero ricevere chiamate ingannevoli o SMS fraudolenti in cui viene chiesto di regolarizzare la propria posizione fiscale.
In alcuni casi, il messaggio invita a contattare urgentemente un numero di telefono specifico per evitare presunte sanzioni fiscali.
Esempio di SMS fraudolento:
“Gentile contribuente, è necessaria un’immediata verifica della sua posizione fiscale. La preghiamo di contattarci urgentemente al numero XXXXXXX per evitare sanzioni.”
Dietro questi messaggi si nasconde un doppio pericolo:
1. Richiamando il numero indicato, si potrebbe essere dirottati su linee a pagamento con costi esorbitanti.
2. Durante la conversazione, fantomatici addetti di società di intermediazione criptovalute potrebbero richiedere il versamento di somme elevate, anche in criptovaluta, per evitare inesistenti sanzioni fiscali.
Come difendersi
Prestare attenzione e verificare sempre l’autenticità delle richieste è il primo passo per difendersi da queste minacce:
- Non richiamare numeri sospetti e non rispondere a SMS fraudolenti.
- Non fornire dati personali, credenziali di accesso o coordinate bancarie.
- Non effettuare versamenti su portafogli digitali segnalati da interlocutori sconosciuti.
- Verificare sempre l’autenticità delle comunicazioni consultando il sito ufficiale dell’Agenzia delle Entrate.
L’Agenzia delle Entrate ha dichiarato di essere completamente estranea a questo tipo di comunicazioni e invita chiunque riceva messaggi sospetti a controllare la sezione “Focus sul phishing” del proprio portale istituzionale.
Se si hanno dubbi sulla veridicità di una comunicazione, è consigliabile contattare direttamente l’Ufficio territoriale dell’Agenzia per ottenere conferme ufficiali.