L’Agenzia delle Entrate ha segnalato una nuova truffa sofisticata che coinvolge una serie di comunicazioni false inviate ai contribuenti. Questa truffa si sviluppa in più fasi e mira a ingannare le vittime con richieste di pagamento non dovute.
“Segnaliamo una recente campagna malevola veicolata tramite una serie di false comunicazioni e-mail.” allerta l’Agenzia delle Entrate, “La truffa in argomento è alquanto strutturata e suddivisa in fasi.“.
Dettagli della truffa strutturata
La truffa inizia con l’invio di un’e-mail apparentemente proveniente dall’Agenzia delle Entrate, firmata da un inesistente “Capo del Servizio Accertamenti Fiscali“. Questa e-mail notifica al contribuente presunte infrazioni fiscali e minaccia gravi conseguenze sanzionatorie.
Se il destinatario risponde alla prima e-mail, riceve una seconda comunicazione, questa volta apparentemente firmata dal direttore dell’Agenzia delle Entrate e personalizzata con il nominativo della vittima. Anche questa e-mail contiene una falsa lettera che invita il contribuente a sanare un inesistente contenzioso fiscale tramite il pagamento di una “ammenda transattiva” di 30.000 euro, con la richiesta di comunicare ulteriori informazioni (cognome, nome, indirizzo postale, numero di telefono e firma) che in realtà potrebbero essere successivamente utilizzati per altri illeciti.
Se si continua a dare seguito alle indicazioni impartite, l’Agenzia avverte che si potrebbe essere contattati telefonicamente o tramite SMS, ricevendo ulteriori false comunicazioni con dettagli su come effettuare il pagamento.
Consigli di prevenzione
- Controlla sempre l’indirizzo email del mittente e confrontalo con quelli ufficiali dell’Agenzia delle Entrate.
- Non fornire mai informazioni personali o bancarie tramite email o telefono se non sei sicuro dell’identità del richiedente.
- Se ricevi una comunicazione sospetta, segnalala immediatamente all’Agenzia delle Entrate. L’Agenzia delle Entrate sottolinea che queste comunicazioni sono false e invita i cittadini a cestinarle senza aprire gli allegati o cliccare sui link.
“In caso di dubbi sulla veridicità di un messaggio ricevuto dall’Agenzia, è sempre preferibile verificare preliminarmente consultando la pagina “Focus sul phishing” o rivolgendosi ai contatti reperibili sul portale istituzionale www.agenziaentrate.gov.it o direttamente all’Ufficio territorialmente competente.“