
L’FBI (Federal Bureau of Investigation) ha recentemente lanciato un’allerta ufficiale riguardo a una nuova truffa online, e non è escluso che questa modalità venga presto replicata anche in Italia. I truffatori si fingono operatori dell’IC3 (Internet Crime Complaint Center), il centro statunitense per la denuncia dei crimini informatici, ma nulla vieta che in Italia possano presentarsi come appartenenti alla Polizia Postale o ad altre forze dell’ordine.
“Tra dicembre 2023 e febbraio 2025, l’FBI ha ricevuto oltre 100 segnalazioni di truffe con impersonificazione dell’IC3.“, si legge nel comunicato IC3.
Il meccanismo è subdolo e prende di mira persone che sono già state vittime di frodi finanziarie. I truffatori, contattandole tramite e-mail, social media o telefono, sostengono di aver recuperato i soldi perduti e si offrono di aiutarle nel rimborso. In realtà, il loro obiettivo è accedere nuovamente ai dati personali e bancari della vittima, aggravando il danno subito.
“La pretesa è solo un espediente per ri-vittimizzare coloro che hanno già perso denaro a causa di truffe.“, avverte l’FBI.
In alcuni casi già segnalati negli Stati Uniti, i truffatori utilizzano falsi profili femminili su social, infiltrandosi in gruppi dedicati alle vittime di truffe. Dopo aver conquistato la fiducia, suggeriscono di contattare un fantomatico “Jaime Quin”, sedicente direttore dell’IC3, che una volta contattato, conferma il recupero dei fondi, ma solo per ottenere ulteriori informazioni sensibili.
Come difendersi
Una versione di questa truffa potrebbe colpire anche utenti italiani, come già documentato in passato. I truffatori potrebbero fingersi agenti della Polizia Postale o della Guardia di Finanza con lo scopo di sembrare credibili e rassicuranti:
- Nessuna autorità italiana o estera contatta spontaneamente le vittime per restituire fondi persi in una truffa.
- Diffida da chi chiede di fornire dati bancari, credenziali o documenti d’identità via telefono, e-mail o social.
- Non inviare mai denaro, criptovalute o carte regalo su richiesta di sconosciuti.
- Verifica sempre l’identità di chi ti contatta, rivolgendoti direttamente alle autorità competenti.
Cosa fare se sospetti una truffa
Chi ritiene di essere stato preso di mira da una truffa simile dovrebbe segnalarla immediatamente alla Polizia Postale tramite il portale www.commissariatodips.it o recandosi presso il più vicino commissariato.
Se hai già subito una truffa, evita di fidarti di chi promette recuperi facili o soluzioni rapide: potresti finire vittima di una doppia frode.